
Nella terza età gli uomini mettono in pericolo la loro salute con uno stile di vita troppo pigro
Gli anziani conducono una vita troppo sedentaria. A svelare questa tendenza è uno studio pubblicato dai ricercatori dell’University College di Londra e dell’Harvard Medical School di Boston sul British Journal of Sports Medicine che ha coinvolto 1.566 uomini fra i 71 e i 91 anni, valutandone l’attività fisica svolta ogni giorno utilizzando un accelerometro.
Indossato all’anca, questo strumento permette di rilevare i movimenti. In questo modo è stato possibile stabilire per quanto tempo i partecipanti allo studio stavano fermi, rilevando una media di 72 periodi di inattività in una giornata, interrotti circa 7 volte ogni ora. A volte, però, i momenti di sedentarietà sono risultati ben più lunghi, tanto da arrivare a superare i 60 minuti. In generale, non sono stati rari i casi in cui il periodo di inattività fisica durava più di 30 minuti.
Un dato forse più interessante riguarda però il profilo tipico degli uomini più sedentari, che oltre ad essere più anziani (in particolare, ultraottantenni) sono anche risultati essere obesi, depressi e alle prese con più di un problema di salute di tipo cronico. Non solo, gli uomini più inclini a comportamenti sedentari sono risultati essere quelli con più fattori di rischio per la salute.
Secondo gli esperti atteggiamenti di questo tipo possono essere la conseguenza di convinzioni errate secondo cui nella terza età l’attività fisica potrebbe mettere a rischio la salute, soprattutto quella del cuore, ma in realtà la verità è totalmente opposta. Mantenersi attivi è infatti uno dei modi migliori per proteggere la salute anche da anziani.
di Silvia Soligon (02/10/2014)
(fonte il sole24ore.com)