
Secondo l’ISS, il 14% degli over 65 è disabile e il 16% è fragile. Vista, udito e masticazione i deficit più comuni. Famiglie in prima linea nell’assistenza, mentre i servizi pubblici restano marginali.
In Italia, la condizione di fragilità o disabilità riguarda quasi 3 persone su 10 sopra i 65 anni, con un quarto di loro che soffre di problemi sensoriali come difficoltà visive, uditive o di masticazione, spesso non risolvibili nemmeno con ausili come occhiali, apparecchi acustici o dentiere. Questa realtà emerge dall’ultimo report biennale 2023-2024 della sorveglianza Passi d’Argento, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Disabilità: prevalenza e caratteristiche
Il rapporto evidenzia che il 14% degli anziani over 65 vive con una disabilità, intesa come la perdita di autonomia nelle attività quotidiane essenziali (ad esempio vestirsi, lavarsi, muoversi, mangiare, usare il bagno). Questa condizione aumenta significativamente con l’età, raggiungendo il 42% dopo gli 85 anni, ed è più frequente tra le donne (17% contro il 10% degli uomini) e tra le persone in difficoltà economiche (31%) o con bassa istruzione (26%).
Assistenza e carico familiare
Quasi tutti gli anziani disabili (99%) ricevono assistenza, ma a farsene carico sono soprattutto i familiari (95%). Il 37% è aiutato da badanti, mentre solo una minima parte riceve supporto da servizi pubblici: operatori socio-sanitari a domicilio (12%) o centri diurni (2%). Anche il contributo del volontariato è marginale (2%). Solo 1 su 4 riceve un sussidio economico (come l’assegno di accompagnamento).
Fragilità: una condizione diffusa
Oltre ai disabili, un ulteriore 16% degli over 65 presenta una condizione di fragilità. Anche se non ci sono grandi differenze tra uomini e donne, la fragilità cresce con l’età: dall’8% tra i 65-74enni al 31% tra gli over 85. Anche in questo caso, l’incidenza è più alta fra le persone in condizioni di svantaggio socio-economico o con bassa istruzione. Il 98% di chi è fragile riceve supporto nelle attività quotidiane in cui non è autonomo.
Problemi sensoriali: vista, udito e masticazione
Circa 1 anziano su 4 riferisce almeno un deficit sensoriale: il 9% ha problemi di vista non risolvibili con occhiali, il 13% ha problemi di udito non migliorabili con apparecchi acustici, e l’11% ha difficoltà nella masticazione, nemmeno con la dentiera. Questi disturbi diventano più frequenti con l’invecchiamento e impattano negativamente sulla qualità della vita.
Un lento miglioramento nel tempo
Secondo Maria Masocco, responsabile della sorveglianza Passi d’Argento, si osserva dal 2016 a oggi una riduzione lenta ma costante della percentuale di fragili e disabili. Tuttavia, nel 2021 si è registrato un calo anomalo, probabilmente legato all’alta mortalità e morbosità causata dalla pandemia di Covid-19, che ha colpito duramente gli anziani più vulnerabili.
(fonte torinocronaca.it)