E’ stato pensato per garantire cure e assistenza migliori
FederAnziani ha messo a punto il Decalogo dei diritti sanitari. Presentato durante il Congresso Nazionale della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute, organizzato a Rimini dall’associazione in collaborazione con la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (Fimmg), il decalogo è pensato per garantire le cure e l’assistenza migliori anche nella terza età. Ecco i suoi contenuti punto per punto.
1.Tutti i cittadini sono uguali e hanno lo stesso diritto di accedere a diagnosi, cure e farmaci.
2.I prescrittori sono i medici, non i farmacisti. Solo i medici possono scegliere il farmaco più adatto ai propri pazienti rispetto alla sua storia clinica.
3.In oncologia non possono essere accettate discriminazioni nelle cure in base all’età. L’oncologo deve consigliare la migliore soluzione terapeutica e a indicare dove sia accessibile.
4.La prevenzione vaccinale è un diritto irrinunciabile su tutto il territorio nazionale. Per questo si chiede l’istituzione di una Commissione Nazionale Vaccini che promuova la cultura vaccinale a partire dagli operatori sanitari.
5.FederAnziani è contraria all’uso di device che rendono difficile l’assunzione di farmaci per problemi respiratori, riducendone l’effetto.
6.Nei settori della neurologia, della psichiatria e della psicologia bisogna facilitare l’emersione della depressione e delle demenze attraverso la diffusione di reti sociali e la creazione di un rapporto stabile tra paziente e medico anche attraverso un voucher che permetta la presa in carico del paziente sempre da parte dello stesso medico.
7.La scelta dei medical device deve basarsi solo su criteri di efficienza e qualità e deve sempre esserne garantito il funzionamento.
8.Le imprese di assicurazione dovrebbero proporre servizi a tutela della salute per la sicurezza dell’anziano.
9.Tutti gli operatori sanitari dovrebbero fornire le competenze e i servizi migliori, con la presa in carico e la gestione integrata del paziente cronico. Si chiedono la chiusura dei piccoli ospedali purché si possa fare affidamento su centri di reale eccellenza, la riorganizzazione della medicina del territorio con la presa in carico del paziente cronico 24 ore su 24 e il miglioramento delle cure offerte e che le farmacie diventino il punto di riferimento sul territorio con “servizio a dimensione dell’anziano” per l’aderenza alla terapia.
10.Si chiede l’istituzione di un nuovo Fondo Nazionale che garantisca alle famiglie in cui vivono persone con gravi disabilità o anziani non autosufficienti le risorse necessarie alla cura, al sostegno e a una vita indipendente e dignitosa.
di red. (11/12/2013)
(fonte salute24.it)