Su 91 Paesi, l’Italia si colloca al 27esimo posto per la qualità della vita degli over 60.
Prima la Svezia, seconda la Norvegia e terza la Germania. Queste le tre nazioni al top per la qualità della vita degli over 60. Un risultato che nasce dal confronto di ben 91 paesi e dove l’Italia si colloca al 27esimo posto, dopo Cile, Slovenia, Uruguay e Argentina. E’ quanto emerge dai riscontri effettuati dal ‘Global Age Watch Index’, realizzato da HelpAge International, network globale sviluppato con la collaborazione dell’Onu.
Il report tiene conto di quattro parametri fondamentali: sicurezza del reddito, salute, lavoro e formazione, condizioni sociali e ambientali favorevoli.
Vediamo la situazione italiana. Gli over 60 sono 16.4 milioni (il 27% della popolazione totale che nel 2050 salirà al 38.5%). Abbiamo un’altissima aspettativa di vita: chi oggi ha 60 anni ha davanti a sé ancora 25 anni da vivere di cui 18.5 in buona salute. Ma non è questa la nostra performance migliore (siamo 15esimi), bensì, a sorpresa, è quella sulla sicurezza del reddito. Rispetto a questo indicatore l’Italia si classifica in sesta posizione, meglio addirittura di Svezia e Germania. Il dato forse è dovuto alla capacità del risparmio e alla proprietà dell’abitazione.
Quali le note negative? Il “crollo” riguarda tanto il lavoro e l’istruzione (62esima) quanto le condizioni sociali e ambientali (53esima). Solo il 36,6% della popolazione di età compresa tra i 55 e i 64 anni ha un impiego (in Svezia gli occupati sono il 70.5%, in Germania il 57.5%, in Norvegia il 68.6%). Solo il 41.1% ha un tasso di istruzione medio alto. Riguardo agli aspetti sociali e ambientali, mentre l’83% degli over 50 può contare sul supporto della propria rete famigliare e amicale, poco più della metà (il 53% ) è soddisfatto del grado di libertà delle proprie scelte, il 63% non si sente sicuro nella propria città o quartiere se solo di notte. Infine il 53% non è soddisfatto della qualità del trasporto pubblico.
(fonte www.50epiu.it)