Rezza (Istituto superiore di sanità): molti contagi per terzo anno consecutivo, ma meno del 2018-2019
E’ arrivato il picco influenzale con 7 milioni di persone che si sono ammalate. “L’andamento dei contagi influenzali è ritardato rispetto all’anno scorso e probabilmente non arriveremo a 8 milioni di casi registrati nel 2018-19, ma oltre i 7 sicuramente sì. Ci aspettavamo qualcosa di meno, si tratta di un’attività abbastanza alta, per il terzo anno consecutivo”, spiega Gianni Rezza, a capo del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto Superiore di sanità (Iss), a margine del convegno Flu Summit 2020, organizzato da Sanofi Pasteur a Roma.
Come tutti gli anni, la categoria dei bimbi di 3-4 anni è la più colpita ma è molto elevata anche a 5-14 anni. “Tra gli anziani – precisa – ci sono invece meno contagi, perché sicuramente godono di un ‘effetto vaccino’, visto che hanno coperture vaccinali intorno al 53%, ancora basse ma comunque molto più alte rispetto al resto della popolazione, in cui la media è del 15%”.
Di fatto, sono i bambini che portano l’influenza in famiglia. “Le scuole – spiega – sono il vero fattore di amplificazione dell’epidemia e quando ci occupiamo di vaccinare gli anziani noi non facciamo una strategia di contenimento”, come invece fanno in altri Paesi vaccinando i più piccoli. “Vaccinare gli anziani non serve a contenere il virus – conclude – perché non sono loro che sostengono epidemia, bensì serve a prevenire in questa fascia della popolazione casi gravi e decessi”.
(fonte repubblica.it)